The present article analyses the innovative use of rima apocopata in a canzone written by Giuliano Perleoni, a poet living at the Aragonese court of Naples in the second half of the 15th century. It argues that the particular metrical structure of the poem may be derived from a Venetian model and that the decision to adopt it may have been encouraged by the diffusion of Spanish lyrics with a similar distribution of rhymes among the courtly public of the south Italian metropolis.
Il presente articolo descrive l’uso innovativo della rima apocopata in una canzone-ballata di Giuliano Perleoni, un poeta vissuto alla corte aragonese di Napoli nella seconda metà del Quattrocento. Come si cerca di dimostrare, la particolare struttura metrica del componimento pare risalire a un modello veneziano la cui adozione potrebbe esser stata favorita dal fatto che, nella città partenopea, liriche spagnole con una simile distribuzione delle rime godevano all’epoca di una certa notorietà.