Autore/Autrice : Salvatore Rotta
Titolo : Montesquieu e Voltaire in Italia
Sottotitolo : Due studi
A cura di : Franco Arato
ISBN : 9788870007169
Pagine : 284
Uscita : 2016
Formato: 13 x 21
35,00  Il prezzo originale era: 35,00 €.33,25 Il prezzo attuale è: 33,25 €.

9788870007169 Salvatore Rotta Franco Arato Il vaglio nuova serie

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Montesquieu viaggiò in Italia tra il 1728 e il 1729 e conobbe bene la nostra letteratura, che per lui era quasi una cosa sola con la latina: arrivato alla fine dell’Esprit des lois, citò, in forma di ringraziamento, una solenne clausola virgiliana («Italiam, Italiam»: il grido dei compagni di Enea all’approdo dal lungo viaggio). Voltaire in Italia non venne mai ma amò la nostra lingua e la nostra letteratura, pur aborrendo papisti e inquisitori («veramente l’Italia è mia patria», scrisse a un corrispondente parmigiano, per altro sacerdote). I due studi raccolti in questo volume – dotti quanto eleganti – guardano all’illuminismo francese attraverso il prisma italiano, mostrando legami e diffidenze, emulazioni e resistenze tipiche di un’Italia che, come tutta Europa, ragionava in francese ma immaginava con la lingua di Ariosto e di Metastasio. Con la metà del Settecento l’Italia dell’Arcadia poetica e dell’erudizione muratoriana si aprì, attraverso molte vie, alle istanze dell’illuminismo: la dottrina di Montesquieu invitava a ripensare la secolare storia del diritto e nello stesso tempo a praticare incisive riforme; la condanna all’Indice dell’Esprit (avvenuta, quasi fulmine a ciel sereno, nel 1751) non impedì la diffusione del libro, che ebbe sempre tra noi lettori e interpreti d’eccezione, da Verri a Beccaria, da Filangieri ad Alfieri. Diversamente istruttiva la fortuna dell’opera di Voltaire: cui spesso si guardò come a poeta e letterato (pur intriso di motivi ideologici: il cruciale Mahomet, tradotto da Agostino Paradisi) più che come a filosofo e storiografo; furono i giacobini di fine secolo a salutare in Voltaire il grande liberatore dai conformismi, e il Candido venne persino tradotto in ottava rima. Questo libro invita a ripercorrere, col rigore dell’indagine storica e letteraria, una vicenda antica ma sempre nuova: soprattutto in un tempo come il nostro in cui le voci della tolleranza filosofica rischiano di essere soverchiate dal fanatismo.

Salvatore Rotta: un libro e una mostra – Biblioteca universitaria di Genova
Mercoledì, 23 novembre – ore 17.00 Biblioteca Universitaria di Genova Dipartimento di Antichità, Filosofia e Storia dell’Università degli Studi di Genova

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