Titolo : Algoritmi predittivi a supporto della decisione penale: sull’opportunità di uno ius dicere “calcolabile”
Anno : 2024
Pagine : 12
Doi : 10.53148/CD202402011
9,00 

Lo sviluppo di software predittivi dalle elevate capacità computazionali ha sollevato interrogativi, sempre più frequenti, circa il loro possibile utilizzo nel processo penale, con particolare riguardo alla formazione della decisione. Premessa l’imprescindibile centralità del “fattore umano”, ci si è chiesti se l’ingresso di algoritmi a supporto dell’attività del giudice potesse effettivamente garantire un più elevato grado di razionalità della sentenza. Non bisogna, tuttavia, incorrere nell’errore di considerare la giustizia predittiva come una scienza certa, poiché il frutto della predizione algoritmica altro non è che un calcolo di natura statistico-probabilistica. Tale consapevolezza, unita alla difficoltà di verificare i modi in cui la macchina effettivamente opera, impone all’operatore del diritto un necessario ricorso al razionalismo critico che ispira la funzione cognitiva del processo penale.

 

With the development of highly advanced AI tools, the use of predictive algorithms in the criminal justice system to implement the quality of the decisionmaking process has almost become reality. However, with the aim of ensuring the utter predominance of human decision, AI-based predictive machine should only be used to support the human judge in their ruling. On the other hand, this approach could possibly cause the predictive mechanisms of artificial intelligence to be mistaken as the expression of a certain science, when they are, in fact, the result of a mere statistical-probabilistic calculation. This awareness, combined with the difficulty of verifying how the predictive tool works, due to the black-box effect, imposes a human control entrusted to the critical rationalism that inspires the cognitive function of the trial.