Il rapporto tra filosofia e diritto costituisce un nodo cruciale per comprendere la natura del fenomeno giuridico, che si configura come un’intersezione tra norma e vita. A partire dall’eredità hegeliana e mediante un’analisi critica dell’evoluzione moderna, il diritto emerge come un’entità capace di auto-interpretazione, emancipandosi progressivamente dal suo statuto di mero oggetto filosofico per divenire un soggetto autonomo di riflessione. Questo processo si articola attorno a due concetti fondamentali: la norma, intesa come espressione dell’ordine e del lógos, e la vita, concepita nella sua duplice dimensione di zoé e bíos.
In tale prospettiva, il diritto si configura come un medium tra la fissità del testo normativo e la dinamicità della realtà vivente, assumendo un carattere ermeneutico che fonde passato e presente in un processo di continua reinterpretazione. Tale interpretazione, però, non si limita a una mera applicazione della norma, ma implica un’operazione creativa, in cui il giurista riscrive il diritto alla luce delle mutevoli condizioni storiche e sociali.
La tensione tra norma e vita riflette l’instabilità intrinseca di un ordine che deve continuamente confrontarsi con l’imprevedibilità del reale, un equilibrio precario che racchiude in sé tanto il pericolo quanto la possibilità di giustizia. Infine, si evidenzia come il diritto, nel suo costante rinnovarsi, incarni un’etica della responsabilità, orientata a rispondere alle sfide della contemporaneità senza mai perdere di vista l’irriducibile complessità dell’umano.
Parole chiave: filosofia, norma, vita, ermeneutica, giustizia.
The relationship between philosophy and law constitutes a crucial nexus for understanding the nature of the legal phenomenon, which emerges as an intersection between norm and life. Drawing from the Hegelian legacy and through a critical analysis of modern evolution, the law reveals itself as an entity capable of self-interpretation, progressively emancipating itself from its status as a mere philosophical object to become an autonomous subject of reflection.
This process revolves around two fundamental concepts: the norm, understood as the expression of order and lógos, and life, conceived in its dual dimension of zoé and bíos.
In this perspective, the law is configured as a medium between the fixity of the normative text and the dynamism of lived reality, adopting a hermeneutic character that fuses past and present in continuous reinterpretation. This interpretation, however, is not confined to a mere application of the norm but entails a creative operation in which the jurist rewrites law in light of changing historical and social conditions.
The tension between norm and life reflects the intrinsic instability of an order that must continuously contend with the unpredictability of the real – a precarious balance that encompasses both the risk and the possibility of justice. Finally, it is highlighted how law, in its constant renewal, embodies an ethic of responsibility aimed at responding to the challenges of contemporaneity while never losing sight of the irreducible complexity of the human condition.
Key words: philosophy, norm, life, hermeneutics, justice.