Il cigno
Le Cygne (Il cigno, 1860) è la poesia più famosa dei Tableaux parisiens (Quadri parigini), seconda sezione delle Fleurs du mal (I fiori del male): con la memorabile rima «malinconia / allegoria» diventa, nella lettura ormai canonica di Walter Benjamin, l’emblema della modernità metropolitana, l’allegoria, appunto, dell’esilio del poeta nella società moderna. Il saggio di Pierluigi Pellini ripercorre e discute brevemente le interpretazioni del testo, per poi analizzare nel dettaglio alcune delle numerose e diversissime versioni italiane: in prosa, in versi regolari (doppi settenari, endecasillabi), in versi liberi. Le scelte dei traduttori – fra cui spiccano poeti importanti come Giorgio Caproni e Giovanni Raboni, Attilio Bertolucci e Fernando Bandini – illuminano aspetti diversi della poesia di Baudelaire, suscitando riflessioni inedite sia su Baudelaire, sia sulla poesia italiana del Novecento; mentre la straniante riscrittura in inglese di un grande poeta statunitense, Robert Lowell, propone interrogativi di grande attualità sulle pratiche delle traduzione poetica.
A cura di Pierluigi Pellini
Collana DIECIXUNO
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Presentazione "Il suddito democratico" - Università di Parma
Mercoledì 27 aprile 2022
ore 15.30 - Complesso San Francesco, Aula C, Università degli studi di Parma
Presentazione "Dal margine al centro?" - Polo delle scienze sociali, Università degli studi di Firenze
Lunedì 02 maggio 2022
ore 14 - Polo delle scienze sociali, Università degli studi di Firenze
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