Hate speech e discriminazione
Nell’epoca dell’inasprimento dei toni della comunicazione (non solo politica) verso un utilizzo sempre più insistente di espressioni discriminatorie fondate sull’appartenenza a gruppi in situazione di vulnerabilità, è importante chiarire di che cosa si parla quando si utilizza l’espressione ‘hate speech’.
I diversi significati di quello che negli ultimi tempi si definisce ‘discorso d’odio’ possono essere ricondotti a unità in base a una lettura integrata del diritto internazionale dei diritti umani e delle categorie giusfilosofiche e filosofico-politiche ad esso sottese.
Nel volume si propongono due diverse analisi dell’hate speech a partire da due teorie della libertà e della performatività, recuperando alcune riflessioni della filosofia del linguaggio applicate alla questione della natura e degli effetti del discorso d’odio. Si delineano così due diversi modelli di intervento istituzionale a tutela delle vittime di tale fenomeno, i quali rispecchiano a loro volta due modi distinti di intendere la discriminazione e il diritto anti-discriminatorio.
ALESSANDRO DI ROSA
Collana Prassi sociale e teoria giuridica
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Domenica 18 ottobre ore 15.30 - Buk Festival della piccola e media editoria
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Domenica 11 ottobre 2020 ore 18.30 - Modo en plein air. Un weekend di incontri al Giardino del Guasto
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