Giosue Carducci - Adriano Cecioni - Giorgio e Giulia Cecioni Carteggi (dicembre 1867 – marzo 1903)
Presuntuoso, irascibile, sfortunato, indigente. Sono gli aggettivi con cui spesso viene definito l’artista fiorentino Adriano Cecioni (1836-1886), protagonista di questo carteggio con Carducci. Formatosi in ambito accademico, ma presto in aperto contrasto con l’arte retorica allora in voga, Cecioni sarà tra gli animatori del frastagliato movimento dei macchiaioli. Pittore e soprattutto scultore, è alla costante ricerca di una via originale, che sappia coniugare i modelli antichi con un’arte realistica, capace di descrivere anche i gesti più semplici e quotidiani. Non lontano da questa prospettiva è l’impegno politico e poetico di Carducci, il quale grazie a Giuseppe Chiarini entra in contatto con l’artista nel 1867. È l’inizio di un rapporto di stima e d’amicizia che, nonostante alcune divergenze, durerà quasi venti anni e sarà occasione di un dialogo costante con reciproci vantaggi. Se il poeta celebrerà con l’ode La madre una scultura di Cecioni, quest’ultimo disegnerà infatti una serie di ritratti di Carducci, in vista della scultura del busto del professore. Il carteggio offre dunque la storia di un’amicizia disinteressata (Cecioni versa perennemente in condizioni economiche precarie ed è aiutato da Carducci), e fa luce su un ambiente artistico e politico in cui si muovono i maggiori interpreti della cultura postunitaria.
A cura di Alberto Brambilla
con un saggio di Luciano Bernardini
Edizione Nazionale delle Opere di Giosue Carducci
Nessuna recensione presente.
Rassegna stampa
Eventi
Laboratorio di filosofia - Pensare in presenza
Giovedì 15 settembre 2022
ore 17.30 - Biblioteca Metropolitana Emilio Lussu - Villa Clara, Cagliari
Presentazione "La dichiarazione sovversiva. Olympe de Gouges e noi" - Libri in piazza Castrocaro Terme
Giovedì 07 luglio 2022
ore 21.00 Castello delle Guardie, Castrocaro Terme e Terra del Sole
Commenti
Recensioni