Titolo : Bernart Amoros, Liber proverbiorum vulgarium et sapientum (1333)
Anno : 2010
Pagine : 85
19,00 

William D.Paden

Bernart Amoros fu un ecclesiastico del Trecento, copista occitanico e poeta latino di Saint-Flour in Alvernia, dove il suo nome si legge nei registri delle tasse dal 1324 fino al 1338. Compilò un importante canzoniere di poesie trobadoriche che è andato perduto, ma il cui contenuto è preservato in una copia messa a punto da Jacques Teissier di Tarascon (1589), giuntaci divisa in due parti, l’una conservata nella Biblioteca Riccardiana di Firenze e l’altra nella Biblioteca Estense di Modena. Fu anche autore di due opere latine: il Liber proverbiorum vulgarium et sapientum, composto nel 1333 e trasmessoci attraverso frammenti custoditi nelle Archives Nationales di Parigi, e lo Speculum sacerdotum, scritto nel 1326 e tràdito da otto manoscritti. Il presente studio propone il testo latino del Liber proverbiorum con traduzione inglese, insieme con estratti dallo Speculum sacerdotum. L’introduzione inquadra il Liber proverbiorum nella tradizione paremiologica europea e nella produzione latina della regione occitanica e ne studia la versificazione, l’intertestualità e la forma specifica, che è quella di un’«elaborazione originale di proverbi» discussa da C. Segre.

Bernart Amoros was a fourteenth-century clerk, an Occitan scribe and Latin poet from Saint-Flour in Auvergne, where his name appears in the tax rolls from 1324 to 1338. He compiled a major chansonnier of troubadour poetry that is now lost, but its content is preserved in a copy by Jacques Teissier of Tarascon (1589) that has been divided into two parts held by the Biblioteca Riccardiana (Firenze) and the Biblioteca Estense (Modena). He was also the author of two Latin works: the Liber proverbiorum vulgarium et sapientum, edited here, written in 1333 and preserved in fragments now in the Archives Nationales, Paris; and the Speculum sacerdotum, written in 1326 and preserved in eight manuscripts. The present article provides the Latin text of the Liber proverbiorum with an English translation and a collection of analogues. It also edits extracts from the Speculum sacerdotum with a translation. The introduction situates the Liber proverbiorum in the European tradition of proverb collections and among Latin works from the Occitan region, and studies its versification, its intertextuality, and its generic form as an «original elaboration of proverbs» (C. Segre).

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