È forse giunto il tempo di rileggere, o meglio, di leggere De Amicis. Sono ormai venute meno, così almeno mi pare, due certezze critiche su cui pigramente si poteva contare ad occhi chiusi: la rassicurante convinzione di un De Amicis tutto casa, scuola e, ovviamente, scrittura; di un De Amicis, insomma, ad immagine e somiglianza dell’odiatissimo Cuore, quindi stucchevole ed irreprensibile padre di famiglia. E, ugualmente, è inesorabilmente crollata, nonostante alcune forti resistenze, la concezione di un De Amicis filantropo, socialista a metà, per moda più che per convinzione; posizione questa difficilmente sostenibile dopo la pubblicazione dell’inedito Primo Maggio . Ma non basta. È tempo di fare i conti con l’intera opera di De Amicis, assai più vasta e complessa di quanto finora siamo abituati a considerare. In essa troveremo, oltre a Cuore, notevoli libri di viaggio, di denuncia (e, tra essi, un capolavoro come Sull’Oceano ), di divulgazione. E prove del suo impegno politico; e inoltre poesie, saggi, bozzetti, ritratti, novelle. Come dire una gamma infinita di diverse forme di scrittura, quasi De Amicis avesse inteso provarsi in ogni genere letterario. All’interno di questo ipotetico nuovo libro su De Amicis, i cui capitoli fondamentali sono ancora da scrivere, il ruolo ricoperto dal presente lavoro è di certo esiguo e si limita, come lo stesso titolo indica, ad alcuni paragrafi, spero tuttavia non inutili.
Autore/Autrice :
Alberto Brambilla
Titolo :
De Amicis: paragrafi eterodossi
Collana :
Il vaglio
ISBN :
9788870001884
Pagine :
320
Uscita :
1992
Formato:
13 x 21
28 disponibili