Il contributo esamina tutte le testimonianze di Francesco Petrarca sul giovane copista ravennate che fu a casa del poeta dal 1364 al 1368 e ripercorre la storia della sua identificazione con Giovanni Malpaghini, professore allo Studio di Firenze e corrispondente di Coluccio Salutati. Discute poi la fondatezza di tale identificazione e solleva il problema dei codici a lui attribuiti, fra cui il Vat. lat. 3195, l’autografo/idiografo dei Rerum vulgarium fragmenta.
The paper surveys all the statements of Francesco Petrarca about the young copyist from Ravenna who lived in his home from 1364 to 1368, and retraces the history of his identification with Giovanni Malpaghini, professor at the Studium of Florence and correspondent of Salutati. It discusses the validity of this identification and raises the question of the manuscripts attributed to him, including Vat. lat. 3195, the autograph/idiograph of Rerum vulgarium fragmenta.