L’avvento dei deepfake si presenta come una cruciale sfida per il diritto nel nuovo millennio, incidendo sull’integrità dell’informazione, sui diritti individuali e sulla stabilità sociale. Le trasformative capacità dei sistemi di intelligenza artificiale e il sempre più elevato grado di realismo, che essi consentono ai contenuti generati, impongono un’accurata analisi degli strumenti giuridici a disposizione per la governance di tale fenomeno. Forte di questa consapevolezza, il presente contributo propone un’analisi comparata degli approcci regolamentari preposti
alla gestione dei deepfake e delle problematiche a essi associate in sistemi tecnologicamente all’avanguardia quali Cina e Giappone. La prospettata analisi si propone di osservare gli strumenti di hard law e di soft law ivi adottati e applicabili al tema in esame, di evidenziare affinità e divergenze e di valutare l’affermazione di nuovi modelli nel panorama internazionale dell’AI governance.
The advent of deepfakes represents a crucial challenge for law in the new millennium, affecting the integrity of information, individual rights, and social stability. The transformative capabilities of artificial intelligence systems and the increasingly high degree of realism they enable in generated content necessitate a thorough analysis of the legal instruments available to govern this phenomenon. With this awareness, the present contribution offers a comparative analysis of the regulatory approaches adopted for the governance of deepfakes and the related issues in technologically advanced systems such as China and Japan.
The proposed analysis aims to examine the hard law and soft law instruments implemented and applicable to the subject, highlight similarities and differences, and assess the emergence of new models in the AI governance international landscape.