Il (sotto)titolo di questo volume ne suggerisce altri due: uno sinonimo di grande risonanza, “libertà e necessità”, e uno antonimo di altrettanta suggestione, “caso e necessità”. Non è un caso che entrambi convergano a riempire di contenuto la forma totale di quel titolo; il primo perchè restituisce spessore di discorso socio-politico al puro discorso poetico (che, vedremo, in Hardy, tanto “puro” non è), il secondo perchè conferma il grande intuito hardyano nell’estrarre dal clima scientifico del suo tempo quelle verità sulla modernizzazione che poi sostanziano l’umanesimo ribelle del poeta (ricordiamolo: poeta di grandi idee nella lingua di una vita accettata e registrata nei suoi dati minuti, di prosa colloquiale).Dunque, chi è Hardy poeta, in particolare quello letto in questo studio. È anzitutto, una determinante forza intellettuale del periodo di trapasso fra due forme di coscienza moderna che trovano espressione in due forme di ideologia letteraria in cui la centralità della poesia figura tale in forza, paradossalmente, del suo essere “un di più” rispetto ai discorsi egemoni della cultura sociale moderna – un “di più” che, nelle parole del grande allievo di Hardy, W.H. Auden, non fa accadere niente, è cioè agente nullo nel processo storico. Di questa grande arte trascurata, che riesce a dire quantità di vita nel breve spazio di vita “ufficiale” accordatole, Hardy è il grande maestro moderno, autore di una poesia la cui distanza dall’Attualità – ma Hardy ebbe anche altri modi per “intervenire”: vedi la sua grande narrativa – ha la forza di farsi grande vicinanza, trasparenza di atto vitale.
Autore/Autrice :
Walter Binni
Titolo :
Hardy poeta
Sottotitolo :
Immaginazione e necessità
Collana :
Percorsi
ISBN :
9788870002577
Pagine :
234
Uscita :
1995
Formato:
11 x 19
18 disponibili