Autore/Autrice : Paolo Ruffini
Titolo : I consulti medici di Paolo Ruffini
Sottotitolo : Il carteggio Pasquali-Ruffini
ISBN : 9788870007053
Pagine : 255
Uscita : 2016
Formato: 17 x 24
20,00  19,00 

9788870007053 Paolo Ruffini Ferdinando Taddei Collana di studi – A.S.L.A. Modena

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Il contenuto dell’Archivio di Paolo Ruffini consta di diversi materiali: note biografiche, appunti di interi corsi di lezioni universitarie di medicina e di matematica, manoscritti di opere matematiche, documenti relativi a rapporti con Università e Stati e con la Società Italiana delle Scienze e un ampio epistolario. La consistente mole di lettere che compone questa parte dell’Archivio è senza dubbio la più interessante per quanti si interessano alla storia della Scienza e, più in generale, alla storia della Società dell’epoca in cui Ruffini visse. Destano particolare curiosità le numerose lettere ricevute e inviate relative ai rapporti epistolari intrattenuti con numerosi medici e con pazienti, con le istituzioni pubbliche in materia di Sanità, lettere che rivelano quanto intensa sia stata la sua attività come medico il cui parere godeva di ampia fiducia. Ruffini esercitò la professione medica per quasi trent’anni in un periodo, quello fra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo, in cui il territorio modenese fu sotto la giurisdizione francese per poi tornare ad essere il Regno degli Este. La conoscenza della sua attività professionale, rappresenta un’opportunità per approfondire molti particolari delle condizioni della Sanità in Modena, nelle zone della campagna e della montagna del territorio modenese anche dei paesi e città circostanti, particolarmente in Reggio Emilia, città per molti aspetti legata a Modena nelle vicende storiche dei secoli passati ed anche dei giorni nostri.
Fortunatamente una discreta quantità di questi consulti è stata reperita nell’archivio privato di un cittadino di Fanano, Alfonso Pasquali, discendente del dottor Giovacchino Pasquali che in questo paese del territorio montano modenese esercitò la professione di medico e tenne una nutrita corrispondenza con Ruffini per ottenere consigli sulle cure da prestare ai suoi pazienti. Da questa corrispondenza è possibile trarre un quadro oltremodo esauriente della metodologia seguita da Ruffini, sia nei consigli per le procedure terapeutiche da applicare sui malati, sia nella formulazione delle relative ricette.
Da questi documenti si ricava un quadro assai eloquente dello stato della Sanità dell’epoca e dei presìdi che erano a disposizione per alleviare le sofferenze della popolazione; accanto a ciò emerge che la preparazione del “nostro medico” era alquanto aggiornata in base ai più autorevoli trattati di Medicina del tempo e le sue prescrizioni, delle quali l’Archivio ne conserva una notevole quantità, erano dedotte dalla più accreditata farmacopea del primo Ottocento.

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