Sul finire dell’Ottocento, in un clima di profonda crisi morale, sociale e politica, intorno alla rivista romana “Il Convito” si andò affermando quella corrente artistico-letteraria del Neorinascimentalismo, che, attraverso l’esaltazione della civiltà quattro-cinquecentesca italiana, si proponeva di creare il mito di una nuova, eroica Rinascenza, capace di rinverdire i fasti di certo passato. All’affermazione di tale indirizzo culturale contribuì non solo l’intensa fioritura di studi storico-artistici di argomento rinascimentale, sulla scia delle fortunate ricognizioni di Burckhardt, di Symonds, di Muntz, ma soprattutto l’influenza dei saggi di Pater e Ruskin, nonchè l’attenzione alle tendenze del tardo preraffaellismo estetizzante e al movimento francese della “Renaissance latine”. È in questa atmosfera densa di suggestioni che D’Annunzio concepì il progetto di una tragedia di ambiente rinascimentale, Atalanta Baglioni, che avrebbe dovuto costituire il suo omaggio a Raffaello – il “divino testimonio” dei sonetti perugini delle Città del Silenzio –, così come Le Vergini delle Rocce avevano celebrato Leonardo.
Autore/Autrice :
Maurizio Pistelli
Titolo :
Il «divino testimonio»
Sottotitolo :
D'Annunzio e il mito dell'eroica Rinascenza
Collana :
Il vaglio
ISBN :
9788870002669
Pagine :
288
Uscita :
1995
Formato:
13 x 21
50 disponibili