Autore/Autrice : Alberghi Pietro
Titolo : Il fascismo in Emilia Romagna
Sottotitolo : Dalle origini alla marcia su Roma
ISBN : 9788870001471
Pagine : 676
Uscita : 1990
Formato: 17 x 24
25,00  23,75 

9788870001471 Alberghi Pietro

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Con questo saggio, frutto di una ricerca ultradecennale, Pietro Alberghi ricostruisce la storia dell’Emilia Romagna nel primo ventennio del nostro secolo. Anche se incentrato prevalentemente sui caratteri e sulle vicende del fascismo regionale, uno dei più consistenti e agguerriti d’Italia, esso delinea un ampio quadro della realtà sociale, politica ed economica della nostra regione dall’inizio del secolo XX alla nomina del romagnolo Benito Mussolini a capo del Governo. Si tratta di un periodo fondamentale per comprendere le profonde trasformazioni avvenute nel territorio emiliano-romagnolo negli anni successivi alla prima guerra mondiale. Di ogni partito e movimento politico (PSI, PPI, PRI, PCd’I, fascismo. liberali ed anarchici) e di ogni organismo sindacale (CGL, CIL, USI, UIL, Sindacati economici, Corporazioni fasciste, Associazioni agrarie) si ricostruiscono le origini e le principali vicende, gli orientamenti, le scelte strategiche e tattiche, la consistenza organizzativa, il seguito elettorale. L’opera ha un taglio “trasversale” e non “geografico”, esamina cioè contestualmente gli avvenimenti politico-sociali di tutte le otto province dell’Emilia Romagna e li inserisce in un contesto di ampiezza regionale per evidenziarne gli aspetti concordanti ed anche quelli discordanti (la storia di alcune province, come Parma, Ravenna e Forlì, diverge profondamente da quella delle altre). Inoltre, tali avvenimenti sono continuamente rapportati alla realtà italiana del periodo. Alla base della ricerca c’è stata una lunga e sistematica indagine negli archivi e nelle biblioteche della regione. Non sono stati presi in considerazione soltanto le centinaia di libri ed opuscoli (molti dei quali di matrice fascista) usciti nell’ultimo cinquantennio, ma anche una decina di quotidiani a diffusione provinciale, regionale e nazionale e una cinquantina di periodici provinciali, scelti fra quelli pubblicati nel periodo 1919-1922 ed anche anteriormente dalle più importanti forze politiche e sindacali. A questa imponente mole di materiale documentario, spesso di difficile reperimento, si sono aggiunti i documenti rinvenuti presso le sedi provinciali degli Archivi di Stato e degli Istituti storici della Resistenza e quelli fotocopiati presso l’Archivio Centrale dello Stato. Sulla base di questa ricchissima documentazione il saggio tende in primo luogo a sciogliere il nodo storiografico della crescita tumultuosa e repentina del fascismo in una regione che fino all’autunno del 1920 aveva visto la straordinaria fioritura dei partiti e dei movimenti sindacali di sinistra.