Autore/Autrice : Matteo Al Kalak
Titolo : Il sepolcro del Santo 1106-1955
Sottotitolo : dalla Relatio all'ultima apertura
ISBN : 9788870004120
Pagine : 114
Uscita : 2004
Formato: 17 x 24
20,00  19,00 

9788870004120 Matteo Al Kalak Archivio Capitolare di Modena

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Il rapporto del tutto particolare che la città di Modena ha sempre avuto col proprio patrono ne ha segnato e per così dire determinato i comportamenti e le scelte in non pochi frangenti storici. Attorno alle reliquie del santo vescovo si sono andate consumando fratture interne, che però hanno sempre conosciuto un ricompattamento dinanzi alla minaccia esplicita o talora solo ventilata di disperderne o in qualche modo violarne l’integrità. Non si potrebbe diversamente capire l’ininterrotta e gelosa custodia, che ha caratterizzato il sepolcro geminianeo se non nello sforzo di afferrare quel valore sociale e unificante esercitato da una figura come quella di questo vescovo del IV secolo, che seppe ricostruire e rafforzare una città quale Modena, in certo modo ridefinendone l’identità, attraverso la propria attività pastorale. Emerge quindi l’importanza di indagare – aldilà dei molti problemi suscitati dai vari documenti e dalle diverse fonti, cui si dovrà attingere – sulla complessa vicenda che accompagnò il sepolcro di Geminiano e le sue spoglie mortali. Non c’è dubbio infatti che siano proprio esse a costituire il punto di aggregazione dell’intera comunità cittadina, che da oltre sedici secoli si rivolge al proprio pastore, vedendo nel suo intervento un aiuto provvidenziale di fronte agli appuntamenti che la storia ha previsto per essa. Eppure le reliquie del santo vescovo – stando alle attestazioni a noi pervenute – solo tre volte vennero solennemente esposte e quasi sempre non senza difficoltà. Nella presente opera si cerca di far comprendere, con un’analisi che si spera agile, ma non superficiale, il lungo percorso che le reliquie di Geminiano conobbero in oltre sedici secoli di storia, strutturando il nostro percorso in due capitoli: il primo, volto ad accertare gli avvenimenti del 1106 (con una breve appendice sull’ostensione del 1184) e il secondo, incentrato su quel 1955, che vide il ritorno alla luce delle spoglie del santo. Un viaggio attorno ad un sepolcro, che per Modena è e rimane un momento di vita.