Ad un lettore comune, niente sembrerà più noioso di un inventario archivistico o di un elenco di codici, capace di interessare al massimo quei personaggi grigi e uggiosi che vanno sotto il nome di topi di biblioteca, che per una strana perversione del gusto passano il tempo nel chiuso di archivi e antiche biblioteche, a scartabellare, ad annotare, a chiosare. Ma la gente normale, anche colta, che puo trovarci? Qualche curiosità, forse qualche bella miniatura, ma tanto vale vederla nei libri strenna illustrati, che fanno tanto intellettuali sulla consolle dell’ingresso. Che bisogno c’è di un inventario? Se solo ci si potesse fermare qualche momento, ognuno di quei vecchi libri odorosi ancora dell’incenso, che l’uso liturgico di secoli ha impregnato nella pergamena, ci parlerebbe di un mondo passato, che forse non dovremmo scordare: e insieme, tutti quanti, ci mostrerebbero un’istituzione, il Capitolo della Cattedrale di Modena, che ha formato questa biblioteca in mille e più anni di storia. I primi furono probabilmente acquistati da fuori, o portati da vescovi e prelati; poi vennero qui ricopiati codici presi in prestito, mentre anche preti locali si facevano poeti e scrittori, e alla biblioteca si affiancava l’archivio, facendone lo scrigno di tesori di carte, di sapere e di fede, della Chiesa locale. La biblioteca si arricchiva man mano che aumentavano le funzioni del Capitolo e del vescovo, da quelle liturgiche (testimoniate da numerosi messali, breviari, lezionari, omeliari, corali e bibbie) a quelle giurisdizionali ecclesiastiche (ed ecco la necessità di raccolte di canoni) e, coi vescovi conti, civili (e occorrevano le raccolte di leggi), e poi scolastiche (da qui libri tipici dell’insegnamento medievale e testi esemplari della cultura classica e medievali). Alla fine ne è uscita una raccolta di 178 manoscritti, che si qualifica per il valore sia contenutistico che illustrativo tra i codici più antichi (e lo si noterà dalla schedatura di essi), e, soprattutto, per la varietà della tipologia che presenta, unendo insieme testi religiosi, letterari, normativi, legali ed amministrativi, oltre ad un numero consistente di manoscritti eruditi e codici di diversa provenienza. Questa varietà fa sì che più che ad un normale catalogo di manoscritti, si sia proceduto all’elaborazione di un vero e proprio inventario analitico, di tipo archivistico, compilato con paziente amore e dedizione da mons. Guido Vigarani, nel corso di diversi decenni, e uniformato ed aggiornato da Enrico Angiolini per la pubblicazione. Ne è uscito uno strumento che ci permette di cogliere nel suo insieme la più che millenaria attività di un’istituzione, il Capitolo della Cattedrale, che ebbe un ruolo fondamentale nella cultura modenese del Medioevo e oltre, e non solo per la formazione del clero cittadino, ma per la vita stessa della città.
Autore/Autrice :
Vigarani Mons. Guido
Titolo :
Inventario dei manoscritti dell’Archivio capitolare di Modena (vol. I)
A cura di :
Franca Baldelli
Collana :
Archivio Capitolare di Modena
ISBN :
9788870004144
Pagine :
196
Uscita :
2004
Formato:
17 x 24
37 disponibili