Autore/Autrice : Francesca Poggi
Titolo : La medicina difensiva
Sottotitolo : Nozioni, problemi e possibili rimedi
ISBN : 9788870007794
Pagine : 80
Uscita : 2018
Formato: 12.5 x 21
8,00 

9788870007794 Francesca Poggi Piccole Conferenze

130 disponibili

Il fenomeno della medicina difensiva è oggi al centro di un accesso dibattito interdisciplinare e costituisce altresì una voce importante nell’agenda politica della maggior parte degli Stati sviluppati, che cercano soluzioni normative per arginarlo. Così, in Italia, il decreto Balduzzi, prima, e la legge Gelli-Bianco, poi, sono stati emanati proprio con l’intento dichiarato di contenere le pratiche della medicina difensiva nell’interesse sia del paziente sia della spesa pubblica.
Questo lavoro si propone di chiarire tale fenomeno, attraverso un’indagine concettuale e teorica tesa a evidenziarne la complessità e ad avanzare ipotesi relative alle sue cause e ai suoi possibili rimedi.
A fronte dell’enorme interesse politico e scientifico suscitato dalla medicina difensiva, il saggio evidenzia, infatti, come la letteratura empirica abbia prodotto risultati fortemente contrastanti circa la sua rilevanza e quantificazione, nonché sull’individuazione delle sue cause e possibili rimedi. L’autrice argomenta come ciò appaia dovuto principalmente a due fattori: da un lato, non esiste in letteratura una nozione univoca di “medicina difensiva” e, dall’altro, gli studi che tentano di indagare la medicina difensiva adottano metodi di indagine profondamente differenti, non sempre affidabili, e suscettibili di produrre risultati discordanti.
L’autrice propone, pertanto, di distinguere tre diverse nozioni di “medicina difensiva” e, per ciascuna di esse, si concentra sulle ragioni che possono indurre il personale sanitario a ricorrere a tali pratiche, individuando poi i mezzi (giuridici e non) per incidere su tali ragioni e disincentivare le pratiche in questione. Gli esiti di tale analisi sono, poi, impiegati per valutare le recenti riforme italiane in materia, ossia per stabilire se tali riforme siano astrattamente idonee a evitare o, almeno, a diminuire il ricorso alla medicina difensiva nelle sue differenti nozioni.