Autore/Autrice : Ferdinando Taddei
Titolo : L’Archivio della Società d’Arti Meccaniche del Dip. del Panaro
Sottotitolo : (1803 - 1813)
ISBN : 9788870005226
Pagine : 314
Uscita : 2010
Formato: 29 x 21
45,00  42,75 

9788870005226 Ferdinando Taddei Collana di studi – A.S.L.A. Modena

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L’archivio della Società di Arti Meccaniche nel Dipartimento del Panaro, conservato fino ai nostri giorni presso l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, si presenta già a un suo primo esame come fonte nutrita e particolareggiata di notizie sulla situazione in cui versava l’economia e i tentativi sperimentati per rianimarla durante il periodo napoleonico. Le notizie più ampie e dettagliate sugli avvenimenti che riguardano Modena negli anni a cavallo fra il Settecento e l’Ottocento (1796-1818) ci vengono dalle cronache di Antonio Rovatti, cronache che coprono il periodo in cui la Città e il suo territorio, divenuto Dipartimento del Panaro, fu fino al 1814 sotto il governo francese prima con la Repubblica cisalpina, poi con la Repubblica italiana e quindi con il Regno italico. Un periodo di circa diciassette anni nel quale economia, cultura e libertà soffrirono forti limitazioni. Alla partenza del duca Ercole III nel 1796 seguì un periodo di guerre alterne che aggravò una pesante situazione di crisi già in atto nell’industria, nel commercio e nelle condizioni economiche dei cittadini. L’avvento della Repubblica italiana coincise con l’emanazione di leggi da parte del governo napoleonico che intendevano rianimare le spente condizioni economiche e sociali in cui si dibatteva gran parte del territorio della Repubblica. Fra i provvedimenti adottati, la Legge del 1802 sulla Pubblica Istruzione dava ad ogni Dipartimento la possibilità di istituire una Società Agraria e una Società d’Arti Meccaniche alle quali era demandato il compito di sollecitare interessi verso la ripresa delle attività produttive e verso il loro miglioramento nel settore dell’agricoltura, delle manifatture e dell’artigianato. La Società d’Arti Meccaniche fu attivata nel Dipartimento del Panaro nel 1803, iniziò la sua attività nel 1805 e la sua cessazione nel 1814 coincise con il ritorno degli Estensi. Il nuovo governo ducale decise di trasferire la Società d’Arti Meccaniche all’interno dell’Accademia di Scienze e Belle Lettere e di sopprimere la Società Agraria. L’Accademia di Scienze e Belle Lettere, erede dell’antica Accademia dei Dissonanti, divenne Accademia di Scienze, di Lettere e di Arti in Modena