Titolo : Memorie di viaggio
Pagine : 240
Uscita : 2007
Formato: 16 x 22
18,00  17,10 

9788870004748 Francesco Maria Campori

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La pubblicazione dei manoscritti del XIX secolo, resa possibile dalla disponibilità degli eredi Campori cui appartengono, è stata subito considerata con favore e interesse dal Centro Studi Storici Solieresi nel contesto di una crescente attenzione verso la riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del nostro territorio legato a figure insigni come quella di Lodovico Antonio Muratori. Questo diario di viaggio inedito consente di ricostruire parte degli accadimenti storici e familiari di una casata, i Campori, che per lungo tempo ha connotato la scena dell’area modenese. Emerge uno spaccato di vita italiana di metà Ottocento, particolarmente interessante proprio perchè presenta le caratteristiche di una società in forte mutamento. Spiccano da un lato la complessità del viaggiare dell’epoca, dall’altro le prime innovazioni tecnologiche e costruttive e il nascere dell’impresa privata nel nostro paese, elementi che consentivano ai rampolli della nobiltà di potersi muovere con una velocità e una certezza sconosciute un secolo prima. Interessante il ritratto che Francesco Maria Campori fa del paese, con i suoi mille borghi e città di grande interesse monumentale e storico, i suoi siti naturalistici e le contraddizioni sociali dell’epoca, e forse ancor più interessante è l’autoritratto che emerge dai suoi racconti. Nel giovane nobile modenese si possono ritrovare alcuni tratti tipici della cultura del suo tempo: un romanticismo intimista e poetico, un forte sentimento religioso, un conservatorismo caritatevole e fortemente ostile ai valori della “modernità” illuministica, ma affascinato dalle conquiste della tecnica, una diffusa indifferenza e incomprensione dei fatti politici e sociali del secolo unita a un’ammirazione per il buon governo municipale. La vicenda del nobile viaggiatore viene inserita e messa a confronto con i più ampi sommovimenti che agitavano l’Europa delle rivoluzioni e posta in relazione alle idee e ai fermenti che si diffondevano attraverso quelle stesse vie percorse dal nostro viaggiatore: categorie come pittoresco, classicismo, conservatorismo e progresso socio-tecnologico, dal Campori interpretate, utilizzate, criticate o omesse, vengono analizzate e valutate nelle loro implicazioni. Dalle tracce più o meno percettibili del testo vengono così estratte le caratteristiche di un uomo che del suo tempo fu (e si vedrà come) espressione. Questo quadro così lontano è al tempo stesso vicino ai nostri giorni e offre un ulteriore contributo a quella conoscenza storica che può aiutarci a capire meglio il nostro tempo.