Autore/Autrice : Gino Bottiglioni
Titolo : Miscellanea glottologica
Pagine : 220
Uscita : 1957
Formato: 19 x 28
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Gino Bottiglioni

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Questa disciplina, ebbe il suo nascimento dopo secoli di analisi e di sintesi speculative, per l’intuito di uno spirito geniale cui i fatti criticamente e comparativamente analizzati suggerirono le ragioni dei loro rapporti e il metodo per individuarli. Quando nel 1816, Franz Bopp pubblicò a Francoforte sul Meno il suo Coniugationssystem, apparvero sotto una luce nuova i procedimenti della ricerca linguistica e le mete cui essa doveva dirigersi; si abbandonava la precedente speculazione deduttiva, astratta dei filosofi e la prassi espositiva e normativa dei grammatici, per avvisare i risultati dell’induzione e trarne le logiche conseguenze. Si può ora, a distanza di tempo, più facilmente capire come il netto distacco della nuova disciplina dalla ricerca precedente dovesse effettuarsi nella considerazione di un particolare aspetto della lingua la quale si mostrò al Bopp e agli studiosi contemporanei o che immediatamente gli seguirono, nei caratteri più appariscenti di un organismo non dissimile dagli altri organismi della natura. Bisogna dir subito che, se fosse mancato questo modo d’intendere il fenomeno linguistico, forse la nostra disciplina non si sarebbe affermata col Bopp e sarebbe rimasta ancora, per molto tempo, confusa con le dottrine filosofiche e filologiche del passato. La comparazione che si esercita sui fatti linguistici rigorosamente accertati tende non solo a scoprire le affinità tra le varie lingue, ma anche a determinarne i caratteri e i processi evolutivi nei quali sembra avvertirsi la spinta costante e ineluttabile delle forze che muovono i fenomeni della natura. Così la glottologia, in questo primo periodo della sua vita, ci si presenta come una scienza naturalistica che col metodo comparativo e induttivo vuol giungere anche a dei risultati di ordine storico, paleontologico. Questo carattere prevarrà in sostanza per tutto il secolo, pur tra critiche e dissensi e con i diversi orientamenti, suggeriti più dalle osservazioni sulle nuove scoperte che dalle speculazioni nel campo della linguistica generale.