Titolo : Non solo infanticidio. Piccoli corpi e scenari criminali (Italia, secoli XIX-XX)
Anno : 2024
Pagine : 42
Doi : 10.53148/AG202404003
14,00 

Di fronte al ritrovamento di membra di corpi neonatali gli inquirenti dovevano fare i conti con diverse ipotesi criminali, tra le quali sembrano emergere con una certa frequenza soprattutto tre scenari in cui il trattamento del corpo già morto poteva assumere un ruolo dirimente. Sicuramente l’infanticidio, che era un crimine contro la vita umana; la violazione o vilipendio del cadavere, che costituivano, rispettivamente, una violazione della normativa sulle sepolture (nel regime del Codice penale del 1865) o un’offesa al rispetto e alla pietà verso i defunti (con i Codici del 1889 e del 1930); e, infine, l’occultamento o la distruzione di cadavere, che costituivano condotte contro l’amministrazione della giustizia perché miravano a compromettere o impedire indagini che potevano portare alla scoperta di possibili reati o crimini e favorire il colpevole. Condotte che, però, già a partire dal Codice Zanardelli, ma soprattutto dal Codice Rocco, si trovavano rubricate tra i delitti contro la pietà dei defunti. Non mancarono nemmeno le situazioni in cui una sepoltura clandestina di quelle spoglie, violazione delle norme sulle inumazioni e specifico reato di sepoltura non autorizzata, poteva confondersi con una forma di occultamento di cadavere, perché volta a nascondere le tracce di un infanticidio. Le questioni più controverse riguardavano principalmente la distinzione tra i resti di un bambino partorito già morto e il cadavere di un neonato, non solo poiché questa era la distinzione fondamentale per stabilire una condanna per infanticidio, ma perché poteva influenzare anche la corretta classificazione di altri crimini. Nel ripercorrere dottrina, legislazione e soluzioni giurisprudenziali, particolare attenzione è data all’inquadramento del modo in cui venivano trattate le spoglie di questi bambini, nel convincimento che si tratti di un punto di osservazione privilegiato per l’esame delle profonde contraddizioni che attraversano la storia della dimensione giuridica dell’infanticidio.

Parole chiave: infanticidio, vilipendio di cadavere, neonato, giustizia criminale.

 

Faced with the discovery of dead neonatal bodies, the investigators had to deal with several criminal hypotheses, among which three scenarios seem to emerge with some frequency in which the treatment of the already dead body could take on a decisive role. Certainly infanticide, which was a crime against human life; the violation or desecration of the corpse, which constituted, respectively, a violation of the legislation on burials (in the penal code of 1865) or an offence to respect and pity towards the dead (in the codes of 1889 and 1930). Finally, the concealment or destruction of corpses. It was qualified as conduct against the administration of justice because it aimed to compromise or prevent investigations that could lead to the discovery of possible crimes or offences and to help the guilty. Nevertheless, such conducts, starting from the Zanardelli code and, above all, from the Rocco code, are listed among the crimes against respect and pity towards the dead. There were also situations in which a clandestine burial of those remains, which was a violation of the rules on inhumations and a specific offence of unauthorised burial,
could be confused with a form of concealment of a corpse because it was aimed at hiding the traces of infanticide. The most controversial issues mainly concerned the distinction between the remains of a stillborn child and the corpse of a newborn baby, not only because this was the fundamental distinction for establishing a conviction for infanticide but because it could also influence the correct classification of other offences or crimes. In reviewing doctrine, legislation and jurisprudential solutions, particular attention is given to framing how the remains of these children were treated, in the conviction that it is a privileged point of observation for the examination of the profound contradictions that run through the history of the legal dimension of infanticide.

Key words: infanticide, desecration of a corpse, newborn baby, criminal justice.