Autore/Autrice : Lazzaro Spallanzani
Titolo : Parte sesta – I manoscritti (vol. II – tomo III)
Sottotitolo : I manoscritti sul chiuso e le arie (1795-1799)
ISBN : 9788870008036
Pagine : 328
Uscita : 2019
Formato: 21 x 30
55,00  52,25 

9788870008036 Lazzaro Spallanzani Maria Teresa Monti Edizione Nazionale delle Opere di Lazzaro Spallanzani

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Il secondo volume dei “Manoscritti” di Lazzaro Spallanzani presenta in quattro tomi l’intero corpus delle carte (protocolli, bozze e “ristretti”) che l’autore compose in occasione della sua seconda indagine sul “chiuso” e le “arie”, cioè sulla respirazione animale e vegetale e sulla chimica dei gas. La presente edizione, critica e annotata, mantiene di quell’inchiesta l’intreccio tematico costitutivo, ricostruendo però l’ordine cronologico dei documenti e assicurandone la miglior leggibilità.
Nessuna delle numerose ricerche che impegnarono Spallanzani fu concentrata in un lasso di tempo così breve (6 gennaio 1795 – 4 febbraio 1799) per una produzione così imponente di appunti, riassunti e prove di scrittura narrativa. In nessun altro caso i risultati conseguiti andarono tanto oltre il livello raggiunto dalla comunità intellettuale coeva e furono tanto intriganti ed intricati al punto da bloccare (molto più della morte) la compilazione e la pubblicazione del grande trattato promesso. Lo scienziato avanzò infatti la sede della respirazione dai polmoni alla cute dell’animale vivo, dall’animale morto all’organo espiantato, dal pezzo intatto alla parte cotta o trattata, dal tessuto integro alle fibre in decomposizione. In caccia frenetica del limite (e alle prese con dati riottosi alla regolarità di ogni legge), Spallanzani fu lavoisieriano e post-lavoisieriano. La scoperta della respirazione tissutale proiettò la sua fisiologia nella biochimica di un corpo disorganizzato, dove è lo scambio gassoso a identificare per organo ‘respiratorio’ il luogo in cui esso avviene. La funzione della respirazione, tradizionalmente legata alla vita e a una struttura anatomica specifica, perse l’uno e l’altro riferimento, proseguendo oltre la vita e largamente oltre l’organizzazione del corpo. Fu troppo anche per un intellettuale spregiudicato come Spallanzani, che infatti non riuscì a chiudere la partita.
M.T. Monti

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