Autore/Autrice : Emilio Mattioli
Titolo : Ritmo e traduzione
Collana : Strumenti
ISBN : 9788870003659
Pagine : 78
Uscita : 2001
Formato: 11 x 19
5,00 

9788870003659 Emilio Mattioli Strumenti

217 disponibili

I contributi qui raccolti in questo volumetto sono nati per occasioni diverse e mostrano una ricerca in corso, ma sono strettamente legati dall’argomento che studiano: la traduzione e dal metodo con cui l’affrontano: quello della fenomenologia critica. Credo che la fedeltà a Luciano Anceschi risulti evidente come altrettanto evidente credo risulti il forte influsso della lezione di Henri Meschonnic. Questo influsso non consiste tanto nella assimilazione delle sue posizioni quanto in una riflessione su di esse che è un esercizio critico obbligatorio per chi non voglia adeguarsi supinamente alle correnti oggi di moda. Il concetto chiave elaborato da Meschonnic è quello di ritmo che non è quello tradizionale e banale, il ritmo naturale inteso come successione regolare, periodica, cadenzata, il ritmo del cuore e il ritmo delle stagioni, e neanche il ritmo della metrica, dato dall’alternarsi di lunghe e brevi nella metrica quantitativa e di sillabe toniche e atone nella metrica accentuativa. Il ritmo è invece per Meschonnic “l’organizzazione del soggetto come discorso nel e attraverso il suo discorso”, il movimento della parola nel linguaggio. Il ritmo risulta così contrapposto al segno. “Il ritmo è il modo di pensare il continuo che il discontinuo del segno non ha. Lo stile è la nozione che il segno produce per mascherare questa mancanza”. Negli studi qui raccolti il ritmo nella accezione di Meschonnic interessa soprattutto per il problema della traduzione, ma la portata della nozione è molto più ampia ed ha conseguenze deflagranti sugli assetti attuali dei saperi che si tendono però a ignorare. Quello che sicuramente io accetto da Meschonnic al di là di alcune innegabili differenziazioni, è la violentissima scossa alla pigrizia dei luoghi comuni e l’invito a ripensare l’attività traduttiva in termini nuovi. Non c’è dubbio che il pensatore più originale in questo campo di questi anni sia proprio lui. – Emilio Mattioli