Gli studiosi della materia hanno insegnato: in sede introduttiva alla stessa che “il diritto ecclesiastico comparato”, branca del diritto pubblico, si caratterizza per una molteplicità di fonti relative ad ordinamenti diversi e alla necessità di studiare le relazioni tra Stati e Chiese secondo una pluralità di sistemi e di modelli. Su questa base si è progressivamente affermato nel diritto ecclesiastico un metodo di studio comparatistico che presenta anche un interesse culturale e formativo più generale. A partire da tali presupposti si può articolare un’introduzione allo studio comparato del fenomeno religioso nei diversi sistemi giuridici contemporanei. Trattando più dettagliatamente la sostanza della materia, si è insegnato che “ogni religione presenta un nucleo centrale di norme che devono essere osservate dai cittadini-fedeli. Non dicono, cioè, soltanto Chi e come pregare, ma spesso stabiliscono anche quali vestiti indossare, cosa mangiare, quando lavorare e quando riposarsi: regolando così molteplici aspetti della vita quotidiana, anche quelli apparentemente più lontani da ciò che – noi, oggi, in occidente – intendiamo per religione. Queste regole costituiscono il “diritto” di ogni religione. A lungo dimenticato, il problema del diritto delle religioni è stato oggi riportato alla ribalta dal carattere multiculturale e multireligioso della società contemporanea: non si possono capire nè governarne le tensioni provocate dalla coesistenza di differenti confessioni religiose senza conoscere l’apparato normativo che guida la vita dei loro fedeli. Si devono allora porre a confronto i diritti delle varie filosofie di base o delle confessioni religiose (ebraismo, islamismo, cristianesimo, induismo, animismo, totemismo, buddismo, etc.) esplorandone le radici comuni (la persona ed i suoi problemi esistenziali, le sue sofferenze unificatrici ed i suoi perchè), i punti di contatto e di contrasto, oltre alla distanza che li separa dai diritti vigenti negli Stati (barbarici, civili o “tribali”). Un contributo importante alla conoscenza ed al CONFRONTO dei coesistenti ma differenti “diritti religiosi” che aiuta a conoscere e comprendere meglio le dinamiche sottostanti all’intreccio inquietante tra confessioni religiose, filosofie motrici, politiche, società civili o comunità gerarchicamente e spiritualmente strutturate, delineando, o proponendosi di delineare sotto il profilo giuridico, motivate e storicamente credibili risposte ai nodi critici della Fede nei valori della vita odierna sempre in primo piano viene offerto dal diritto ecclesiastico comparato.
Titolo :
Sistemi giuridici comparati
Sottotitolo :
Corso di diritto ecclasiastico comparato e di diritto pubblico
ISBN :
9788870004076
Pagine :
142
Uscita :
2004
Formato:
15 x 21
37 disponibili