All’interno delle Cantigas de Santa Maria, la CSM96 riporta il curioso dettaglio di una testa che, una volta tagliata, ritorna al corpo di appartenenza per permettere la confessione del peccatore. Il contributo si prefigge di inquadrare la relazione che la CSM intrattiene con la tradizione letteraria che rende testimonianza di tale motivo miracolistico, come il Bonum Universale de Apibus di Thomas de Cantimpré. Al termine, verranno evidenziate le strategie retoriche e dottrinali che caratterizzano il testo alfonsino, incline all’estremizzazione della vicenda con la finalità di sottolineare il potere e la versatilità dell’intervento mariano nel contesto del ritardo della morte per la confessione.
In the Cantigas de Santa Maria, the CSM96 shows the curious detail of a head that, when cut, goes back to the belonging body in order to allow the confession of the sinner. The contribution is intended to frame the relationship that the text in verse, composed in the scriptorium of Alfonso X the Wise, has with the literary tradition which testify of such miraculous reason, such as Thomas de Cantimpre’s Bonum Universale de Apibus. At the end are noted doctrinal and rhetorical strategies that characterize the text of the Alfonso’s scriptorium, prone with extremes of this matter with the aim to emphasize the power and versatility of the intervention of Mary in the context of the delay of death for confession.
