Mucchi Editore

Quando, ormai più di un anno fa, uscì l’inventario dei codici storici dell’Archivio Capitolare di Modena, accuratamente preparato da una commissione guidata dalla Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna, nell’ambiente degli studiosi – soprattutto di storia medioevale – si disse che finalmente un grande tesoro nascosto era a diretta disposizione di quanti si dedicano a conoscere e a far conoscere l’arte, la storia e la liturgia dell’età di mezzo. Si toccò con mano, però, che l’operazione culturale era giunta soltanto a metà del percorso, dato che l’Archivio Capitolare possedeva anche straordinari documenti, codici e manoscritti, depositati in epoche diverse e affidati alla custodia dell’antico archivio del Duomo. Il dott. Matteo Al Kalak, vicearchivista diocesano, ha quindi proceduto ad una sistematica revisione del materiale depositato da alcune tra le principali confraternite modenesi (libri liturgici, registri, testi statutari, regole ed elenchi di confratelli), rendendo fruibile un fondo preziosissimo e pieno di suggestioni e di storia. Un secondo corposo gruppo di manoscritti, includente testi di varia tipologia e provenienza, è stato raccolto, sempre in deposito, dagli Archivi della Curia, da quello Arcivescovile e dal Seminario diocesano, da cui, in particolare, provengono un graduale del sec. XIV e il noto codice Silingardi, contenente-oltre al più antico sinodo modenese-le costituzioni ravennati e il trecentesco elenco delle pievi e chiese diocesane. L’uscita di questo secondo volume, parte integrante dell’inventario generale dei codici capitolari, sarà quindi occasione di rinnovata festa, per quanti amano le preziose testimonianze antiche, che ancor oggi permettono di vivere e ricostruire i principali avvenimentiche contraddistinsero e determinarono le sorti di un’epoca.