Pur senza volere offrire un quadro esaustivo di questa produzione musicale, il lavoro di De Gaudio mira a coglierne gli aspetti più peculiari, che risiedono indubbiamente nelle tecniche proprie di un linguaggio polifonico dotato di tratti profondamente originali rispetto alle forme in uso nelle altre realtà culturali presenti nel territorio italiano. La polivocalità non è infatti rara in questa area geografica e le ricerche più recenti hanno ampiamente evidenziato che, al di là del tipico canto per terze delle regioni settentrionali e delle particolari forme della polifonia sarda – le espressioni più note della polivocalità italiana – esiste una pluralità di modi in cui si esprime la tendenza ad articolare il canto in una dimensione sovraindividuale. E va citato almeno, a questo proposito, il recente lavoro che Ignazio Machiarella ha dedicato alla ricognizione della varietà di stili polivocali rintracciabili in ambito italiano e all’individuazione delle scelte che li contraddistinguono. Ma proprio il confronto con le altre forme reperibili sul territorio sottolinea la specificità del linguaggio polifonico adottato dalle popolazioni arbëresh, che continua a riallacciarsi alle modalità specifiche della cultura musicale d’origine, contribuendo ad affermare inequivocabilmente, a livello sonoro, un senso di identità etnica che non si è affievolito nonostante siano passati oltre cinque secoli dall’epoca delle prime migrazioni albanesi in Calabria.
Autore/Autrice :
Innocenzo Cosimo De Gaudio
Titolo :
Analisi delle tecniche polifoniche in un repertorio polivocale di tradizione orale: i vjersh delle comunità albanofone della Calabria
Pagine :
192
Uscita :
1993
Formato:
15 x 21
5,00 €
7 disponibili