“Per dirla con un acuto esploratore della nostra vita quotidiana e dei suoi segreti (le cose che facciamo molto spesso senza neppure rendercene conto), «poiché la realtà che interessa l’individuo è al momento imperscrutabile, bisogna che egli faccia affidamento sulle apparenze» [Goffman, 1969: 285].
Traduciamo dal gergo sociologico: visto che non è possibile entrare nella mente delle persone, l’unico modo per ricavare le informazioni necessarie allo scopo di inquadrare chi ci sta di fronte (o dobbiamo incontrare, o abbiamo incontrato) è quello di ascoltarlo. Ma dato che, anche in questo caso, non possiamo avere la certezza che quanto ci viene detto corrisponda a verità, si rende necessaria “la prova finestra”: individuare il filo di coerenza (o di incoerenza) che lega il dichiarato con l’esibito.
Ossia l’immagine che il nostro interlocutore proietta con i suoi comportamenti e le sue scelte estetiche; atti comunicativi non verbali come riscontro di quelli verbali. Allo stesso modo sono le scelte estetiche e di comportamento le modalità con cui delimitiamo il nostro spazio, aprendolo agli affini e chiudendolo a quanti consideriamo degli intrusi; proprio perché non sintonizzabili con le idee che coltiviamo in materia di apprezzabilità. In questo senso le cose con cui amiamo circondarci svolgono un’essenziale funzione dichiarativa: parlano per noi. Soprattutto trasmettono l’idea di noi in cui vogliamo (vorremmo) riconoscerci. Un’irrinunciabile funzione sociale.”
«il gusto è l’operatore pratico che trasmuta le cose in segni distintivi»
[Pierre Bourdieu, 1983]
Autore/Autrice :
Saverio Zavaglia
Titolo :
Fenomenologia della distinzione
ISBN :
9788870007855
Pagine :
106
Uscita :
2018
Formato:
21 x 21
5 disponibili