Lettere Persiane
Collana diretta da Luigi Weber
issn 2282-6866
Come nel capolavoro di Montesquieu che in qualche misura inaugura l’età dell’Illuminismo, la critica è una “lettera persiana”, un messaggio che viene da un altrove rispetto alla pratica della letteratura e alla rete delle convenzioni sociali del presente, illuminando entrambe grazie a un felice straniamento. Il compito della critica, arte tutt’altro che inutile in un tempo complesso come questo, non deve necessariamente esser quello di aggiungere complessità a complessità, bensì di spezzare, come voleva Kafka, la crosta del mare ghiacciato dentro di noi: renderlo nuovamente liquido, mobile, vitale. E rovinare le sacre verità, come insegnò tra gli altri proprio Montesquieu, può essere anche una faccenda divertente.
È una scienza di salvataggio, in primo luogo salvataggio della letteratura stessa, oppressa dai troppi libri e dal nessun senso di molti di essi. Per far questo occorrono nuovi occhi, nuove scritture, nuovi ardimenti.
Come dire, la critica letteraria nella sua forma meno paludata e accademica, meno rispettosa dei canoni e delle tradizioni consolidate, più innovativa e in sintonia con il presente. Di facile lettura e aperta a nuove contaminazioni e tangenze con la sociologia, l’arte, la filosofia, la storia… Figlia della nostra passione per la critica letteraria, ma ricca di nuove visioni e interpretazioni.
Comitato scientifico
Daniela Brogi (Università per stranieri di Siena), Giulio Iacoli (Università di Parma), Stefano Lazzarin (Université Jean Monnet, Saint-Étienne, FR), Filippo Milani (Università di Bologna), Pierluigi Pellini (Università di Siena), Isotta Piazza (Università di Parma), Elena Porciani (Università della Campania), Niccolò Scaffai (Università di Siena), Beatrice Sica (University College London UCL) , Teresa Spignoli (Università di Firenze), Giuseppe Traina (Università di Catania), Luigi Weber (Università di Bologna)