Mucchi Editore

Il titolo di questa nostra raccolta di saggi si affianca, con una minima variante, a quella precedentemente edita, nel 1990, sempre per «Il vaglio», come Il tempo e le forme. Il richiamo alla memoria è dovuto al particolare carattere di expertise intertestuale di queste nostre prove critiche. Pagine tutte nate all’interno di un’esperienze ermeneutica che cerca di rendere conto – in ogni caso – dei passi di opere celeberrime dove un autore dà voce, per fini estetici ed ideologici, al ricordo di precise letture. Una biblioteca di affettuose consuetudini memoriali dove, sovente, la qualità di una ripresa tematica, la voce di un antico reso coevo, divengono tutt’uno con l’estetica del testo. Tutti i contributi nacquero dal desiderio di risolvere con un massimo di oggettività vecchie cruces presenti in autori di primo piano della nostra tradizione classica. Da ciò il carattere marcatamente filologico degli interventi, talora scaturiti da una lettura occasionale, o da una relazione tra vecchi libri effettuata, ancora nel tempo, dalla nostra memoria capace solo di opporre la tenacia e la pazienza a certi interrogativi di citazioni senza riscontro, e di una voce (ma quale…) avvertita dentro la voce di un poeta o narratore amato.