Autore/Autrice : Nico Tonti
Titolo : La figura di Andrea Galante e gli esordi del diritto ecclesiastico nell’Italia postunitaria
ISBN : 9791281716513
Pagine : 201
Uscita : 2025
Formato: 15 x 21

La figura di Andrea Galante si colloca in una fase decisiva per la genesi e lo sviluppo del diritto ecclesiastico italiano, maturata nel clima di transizione e fermento susseguente all’unificazione nazionale che segnò la progressiva emarginazione del diritto canonico dagli ordinamenti universitari del Regno. Allievo di Francesco Ruffini, Galante rappresenta una personalità singolare per la sua capacità di coniugare, in modo rigoroso e consapevole, la sensibilità storica con l’attenzione per l’elaborazione dogmatica, anticipando peraltro quell’approccio comparatistico che solo a distanza di decenni sarebbe divenuto cifra essenziale degli studi giuridici. La presente monografia, che si propone come primo tentativo organico di ricostruzione del suo pensiero e del suo profilo intellettuale, si concentra sul periodo della sua formazione, sugli anni dell’esordio scientifico e sull’esperienza accademica vissuta a Innsbruck, delineando un percorso che procede in parallelo con la nascita della scienza ecclesiasticistica come disciplina autonoma, distinta ma non avulsa dallo ius Ecclesiae. L’intento è quello di restituire alla figura di Galante la rilevanza che merita non soltanto per il contributo teorico offerto all’elaborazione giuridica dei rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica, ma anche per il ruolo istituzionale e lato sensu politico svolto in una stagione segnata dal drammatico precipitare dell’ordine europeo. Nell’intreccio tra biografia, produzione scientifica e contesto storico, emerge così una voce che, pur rimasta a lungo ai margini della riflessione dottrinale, offre ancora oggi preziosi spunti per comprendere le tensioni fondative del diritto ecclesiastico italiano e lo sforzo di una generazione di giuristi chiamata a congegnare nuove categorie giuridiche in un’epoca di profonde trasformazioni.

 

Andrea Galante emerged as a key figure in a formative period for Italian ecclesiastical law, a time of transition and intense intellectual ferment in the wake of national unification. This era saw the steady exclusion of canon law from the university curriculum of the Kingdom of Italy, as the legal system sought to redefine its boundaries and principles. A student of Francesco Ruffini, Galante is a distinctive presence in the legal landscape of his time, notable for the way he combined historical insight with a rigorous dogmatic method. Even early in his career, he anticipated a comparative approach to legal scholarship an orientation that would only gain prominence many decades later.
This monograph offers the first comprehensive study of Galante’s intellectual journey, focusing on his formative years, his initial academic contributions, and his time at the University of Innsbruck. It follows a trajectory that mirrors the emergence of ecclesiastical law as a discipline, still rooted in the ius Ecclesiae yet evolving toward conceptual autonomy. The work seeks to restore Galante’s rightful place in the history of legal thought, not only for his theoretical contributions to the legal regulation of Church-State relations in Italy, but also for his broader institutional and political engagement during a period marked by the dramatic upheaval of the European order. By weaving together biography, scholarly output, and historical context, the book gives voice to a jurist whose thought, though long overlooked in mainstream legal discourse, offers valuable insights into the foundational tensions of ecclesiastical law and the challenges faced by a generation of legal scholars charged with forging new legal categories in a rapidly changing world.

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