Autore/Autrice : Valerio Castronovo
Titolo : “La Stampa” di Torino e la politica interna italiana (1867-1903)
Pagine : 276
Uscita : 1962
Formato: 17 x 25
30,00  28,50 

Valerio Castronovo Collezione storica del Risorgimento italiano

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Indice
Note introduttive
Il progressivo distacco della linea ideologica della destra – L’impostazione “regionalistica” della “Gazzetta Piemontese” e il tramonto dell’egemonia subalpina – Liberismo “anarchico” in materia economica e metodi positivistici nei confronti dell’egemonia subalpina – Opposizione al macinato e “corporativismo” settentrionale di fronte ai problemi agricoli e alle agitazioni nelle campagne – Funzione di punta anticonservatrice, liberale e decentratrice del giornale nel nord d’Italia, alla vigilia della caduta della Destra
Gli interessi “dinamici” della “Gazzetta piemontese” durante i primi anni di governo della sinistra – Lotta contro i residui delle economie pre-borghesi e polemica nei confronti dei nuovi motivi socialisti – Difesa della media borghesia terriera e pressioni sul governo per una riforma dell’imposta fondiaria – Graduale orientamento verso il gruppo Cairoli-Zanardelli e opposizione alla sinistra meridionale – L’emancipazione delle classi agricole subalterne e il problema della piccola proprietà contadina – L’adesione alla concezione zanardelliana dello “stato-carabiniere” e l’impegno in favore del processo di industrializzazione – L’impostazione del giornale per uno sviluppo più settoriale che organico dell’economia italiana – L’acquisto del quotidiano da parte di Luigi Roux e l’eredità politica del Bersezio
L’opposizione ai motivi “trasformistici” dell’amministrazione depretisiana – Le istanze in senso progressivo per un rinnovamento delle strutture economiche del Paese – L’abbandono dei compromessi protezionistici e l’appoggio ai programmi di legislazione sociale del Berti – La limitata conoscenza dei problemi del Mezzogiorno e la lotta per la perequazione fondiaria – Le rivendicazioni per il decentramento amministrativo e l’opposizione alla prassi trasformista del Depretis – I limiti della convergenza del giornale nell’opposizione”pentarchica” e i dissensi con il gruppo crispino
I contrasti con il Crispi e il sostegno al primo ministero Giolitti – I pericoli di ordine politico ed economico che il giornale attribuisce all’azione espansionistica – Le preoccupazioni per lo spostamento della base politica dello Stato verso i gruppi agrari meridionali – L’adesione al ministero Giolitti e l’istanza per un allargamento delle basi democratiche dello Stato – L’inizio di un dibattito ideologico, su basi positivistiche, con i socialisti riformisti – La difesa del Giolitti nello scandalo della “Banca Romana” e l’opposizione al regime autoritario del Crispi
La natura e i limiti del dialogo con i socialisti riformisti – La fase critica attraversata dal giornale, durante la reazione crispina, e l’ingresso in redazione del Frassati – Per un rafforzamento dello Stato in senso democratico e non oligarchico – L’adozione di metodi “capitalistici” nelle campagne e l’agitazione contadina – I modelli di evoluzione inglese dell’Einaudi e il dibattito sulle dottrine socialiste
La difesa delle libertà statutarie durante la crisi di fine secolo – La denuncia del malcontento popolare e il ritiro della fiducia al ministero Di Rudini – L’interpretazione dei fatti di Milano come rivelativi della crisi della classe politica nazionale – I tentativi di condizionamento in senso liberale del governo Pelloux – L’ostilità alle “leggi eccezionali” – Le divergenze tra il Roux e il Frassati nei confronti del programma liberale – Il problema dell’inserimento delle masse contadine del sud nello stato liberale
L’avvento del Frassati e la ricerca di una nuova maggioranza di governo – Le critiche al sistema parlamentare e il rifiuto dei programmi del Sonnino e del Giolitti – Il problema dei cattolici e le tendenze anticonciliatoristiche de “La Stampa” – Apertura “gradualistica” verso i socialisti – Le riserve del Frassati nei confronti dell’”esperimento” giolittiano
La critica allo stato liberale tradizionale – Per una “chiarificazione” in senso socialdemocratico del partito socialista – La frattura tra la borghesia “produttiva” e la classe politica post-unitaria – Per un’evoluzione dello stato italiano sul modello della democrazia liberale inglese – “Espansione” e non “contenimento” delle forze nuove – Fedeltà alle matrici illuministiche e “spenceriane” e adesione ad un programma di “democrazia industriale” – Gli inizi del “sodalizio spirituale” tra il Frassati e il Giolitti
Fonti
Indice delle opere citate
Indice dei nomi

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